Crisi d'azienda
Fallimento dell'impresa

La crisi aziendale rappresenta un fenomeno di grande attualità purtroppo:

imprese deboli e in difficoltà economica e finanziaria hanno sofferto crisi rapidamente degenerate in fallimento.

In questo contesto è emersa l’improcrastinabile necessità di prevedere e prevenire il fenomeno della crisi d’impresa, in quanto la tempestività nella previsione può accrescere le probabilità di risoluzione delle problematiche aziendali, ed il Governo ha istituito il Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza. Quest’ultimo è suddiviso in quattro parti e consta al suo interno di 391 articoli sulla competenza del tribunale e sulle norme ed obblighi della società in tema di rilevazione della crisi e sulle azioni di responsabilità.

Con Il nuovo art. 2086 c.c. alla locuzione "gestione dell’impresa" si aggiunge quanto segue: “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

Le disposizioni contenute nel riformato articolo 2086 c.c. pongono in capo all’imprenditore di qualunque modello societario, di qualunque dimensione, il dovere di istituire assetti organizzativi a prescindere dallo stato di crisi.