Imprese in crisi
Ristrutturazione d'impresa

16 Gen - 2020

La ristrutturazione di un’impresa in crisi è risolvibile anche in assenza di ricorso ad attuali finanziamenti a titolo di debito.

A tal proposito ci sono più soluzioni nel caso in cui la ristrutturazione sia accompagnata da nuova finanza.

Quest'ultima permette di ordinare una più vasta gamma di risorse volte alla gestione della fase di emergenza, ed alla fase consecutiva di impostazione del processo di ritorno al valore.

Nel nostro Paese, a differenza di altre Nazioni europee, solo nel 2005 è stata introdotta una prima disciplina volta al finanziamento delle imprese in crisi con l’introduzione di due “percorsi stragiudiziali protetti”, atti all'appianamento della crisi e con la modifica del concordato preventivo.

Il tema in questione ha riscosso molto interesse e di conseguenza è sempre in continua evoluzione, oggetto di numerosi aggiornamenti normativi, rispettivamente, nel 2010 (con il d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge con l. 30 luglio 2010, n. 122), nel 2012 con grande ampiezza (con il d.l. 22 giugno 2012, n. 83,convertito in legge con l. 7 agosto 2012, n. 134) e, infine, nel 2013 in misura più circoscritta (d.l. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge con l. 9 agosto 2013, n. 98).

La ristrutturazione dell'impresa viene articolata in due grandi rami:

1

"il finanziamento a imprese in crisi nell’ambito di tentativi di salvataggio mediante strumenti stragiudiziali, erogato al fine di consentir loro di uscire dalla situazione di difficoltà pagando tutti i creditori nei termini originari o in quelli diversi eventualmente concordati con ciascuno di loro"; in questo caso il risanamento può attuarsi anche per mezzo del consenso individuale dei creditori.

2

-"il finanziamento a imprese in crisi nell’ambito di tentativi di salvataggio attraverso procedure concorsuali, erogato al fine di conseguire gli obiettivi della specifica procedura cui l’impresa è assoggettata (valorizzazione dell’attivo e migliore pagamento dei creditori)"; a tal proposito, il risanamento avviene anche attraverso creditori dissenzienti, con l’intervento di un giudice che assicuri la legalità del procedimento.