Codice della crisi
Gli obiettivi della riforma

11 Nov - 2019

Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Con il D.Lgs 14/2019 e la conseguente creazione del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, l’Italia si adegua alle norme di altri paesi europei, che cercano di mettere a punto strumenti per anticipare l’emersione della crisi e limitare l’aggravarsi di crisi aziendali.

Il principale scopo della riforma è infatti quello di evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare ad uno stato di crisi irreversibile.

Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico e sistematico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità:

-consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese;
-salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa.

La riforma prevede in sintesi le seguenti modifiche alla legge fallimentare (accompagnate ad una serie di modifiche al codice civile):

-si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare l’onta sociale e personale che si accompagna alla parola “fallito”;

-si introduce un sistema di allerta allo scopo di consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e si dà priorità alla continuità aziendale favorendo proposte che comportino il superamento della crisi, a discapito di proposte esclusivamente di tipo liquidatorio;

-si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;

- ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi, e dell’assunzione di idonee iniziative:

  • si introducono obblighi a carico dell’imprenditore di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati;
  • si coinvolgono in misura maggiore soggetti interni ed esterni all’impresa, quali organi di controllo e revisori (ampliandone i presupposti per l’obbligo di nomina), Enti pubblici qualificati;
  • si istituisce presso le Camere di Commercio l’Organismo di Composizione della Crisi (OCRI), il quale ha il compito di gestire la procedura di allerta con l’obiettivo di definire una composizione della crisi con i creditori

-si semplificano le disposizioni in materia concorsuale;

-si prevede la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure concorsuali, per un miglior soddisfacimento dei creditori;

-si istituisce presso il Ministero della Giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;

-si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dei dipendenti.