Codice della crisi
Gli obiettivi della riforma
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Il principale scopo della riforma è infatti quello di evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare ad uno stato di crisi irreversibile.
Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico e sistematico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità:
-consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese;
-salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa.
La riforma prevede in sintesi le seguenti modifiche alla legge fallimentare (accompagnate ad una serie di modifiche al codice civile):
-si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare l’onta sociale e personale che si accompagna alla parola “fallito”;
-si introduce un sistema di allerta allo scopo di consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e si dà priorità alla continuità aziendale favorendo proposte che comportino il superamento della crisi, a discapito di proposte esclusivamente di tipo liquidatorio;
-si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;
- ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi, e dell’assunzione di idonee iniziative:
-si semplificano le disposizioni in materia concorsuale;
-si prevede la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure concorsuali, per un miglior soddisfacimento dei creditori;
-si istituisce presso il Ministero della Giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
-si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dei dipendenti.